Dalla Kliq TuttoWrestling.com

8vo CLASSIFICATO... ITALIA UNO (agosto)

E’ passato più di un mese dalla vergognosa decisione del signor Tiraboschi di cancellare SmackDown! dalle reti Mediaset a causa del caso Benoit. Una scelta patetica, ridicola, priva di qualsiasi senso logico che non sia quello derivante dall’idea stupida e malsana che il wrestling sia solamente un fumettone per bambini, come ha detto con un’ipocrisia pari al suo peso il presunto comico Ciccio Valenti, il quale non aveva nulla da ridire sul fatto che i wrestler assumessero sostanze illecite finchè questo gli portava in tasca dei bei soldini, mentre non ci ha messo un attimo a saltare sulla barca degli antiwrestling appena Italia 1 gli ha comunicato che non avrebbe più dovuto commentarlo. Dopo la decisione di Tiraboschi si è aperto un dibattito su questa questione, e anche noi vogliamo dire la nostra. E’ palesemente ridicolo aver presentato il wrestling per 5 anni come uno spettacolo per bambini, e il fatto che il 77% degli spettatori nel mondo che seguono la WWE sia composto da maggiorenni lo dimostra. E’ però altrettanto sbagliato sostenere che NON sia uno spettacolo per bambini. Andate negli Stati Uniti, in Messico o in Giappone... e scoprirete che non è stato un fenomeno tipicamente italiano quello di vedere i bambini girare vestiti come il loro wrestler preferito. E’ un fenomeno mondiale. Ovunque vedrete bambini conciati come i nostri piccoli Rey Mysterio e John Cena, con la differenza che loro sanno veramente i nomi dei lottatori e non li chiamano Nutellone, Tartufone o Unto e Bisunto. I bookers della WWE costruiscono storyline che possano appassionare ANCHE i bambini, ci sono personaggi nel wrestling (vedi Eugene o Hornswoggle o Boogeyman) che probabilmente non sarebbero mai apparsi se non fossero destinati ai bambini; lo stesso campione WWE, John Cena, non è tifato da anni solamente da donne e bambini e nonostante ciò la WWE continua imperterrita a puntare su di lui pure se buona parte degli adulti non lo sopporta? La verità, e ci spiace che in molto pochi l’abbiano scritta, è che il wrestling, e in particolare la WWE (e ancora più in particolare SmackDown!), è un prodotto PER FAMIGLIE e quindi ANCHE, MA NON SOLO, per bambini. In questo non è assolutamente differente dal calcio se ci pensate... Chi potrebbe essere preso sul serio se dicesse che il calcio è un prodotto per bambini? Nessuno... eppure buona parte delle vendite di gadget è rivolto a un pubblico di minorenni, se andate in giro troverete sui campetti decine di migliaia di ragazzini che giocano a essere Totti, Ibrahimovic, Kakà o Del Piero vestiti con la maglia dei loro campioni esattamente come facevano i “nostri” piccoli Cena, perchè anche il calcio è uno sport che viene visto SIA DAGLI ADULTI CHE DAI BAMBINI ed è stupido ritenerlo adatto a una sola fascia d’età. Questo discorso vale anche per il wrestling e francamente non ci pareva un’impresa così difficile capirlo. Allora, se a Mediaset ci fossero delle persone serie invece che gente che si riempie la bocca con l’ipocrisia e poi manda in onda porcate come Lucignolo, il 90% dei servizi di Studio Aperto, cartoni animati PER BAMBINI di inaudita violenza e mille altre vaccate, avrebbero fatto un discorso ben diverso, se avessero voluto con onestà sostenere la tesi del wrestling come diseducativo per i più piccoli (invece la pubblicità dedicata agli zaini ed agli astucci di John Cena e Rey Mysterio che giornalmente rimpingua le casse Mediaset non è diseducativa vero?). L’avrebbero semplicemente spostato in seconda serata e avrebbero probabilmente notato che gli ascolti non sarebbero stati così male come loro pensano, visto che sono ancora fermamente convinti che SmackDown! lo vedevano solo gli ottenni (e se così è stato, almeno in parte, la colpa era solo ed esclusivamente dello stile di commento voluto da loro, causa principale del calo degli ascolti visto che i veri fan non lo sopportavano e più che per bambini era per cerebrolesi...). Purtroppo quello che è stato è stato e ora non abbiamo più il wrestling in chiaro... il tutto per un caso di omicidio-suicidio che niente a che vedere con il wrestling e che invece viene fatto passare come l’effetto dell’essere wrestler, tutto ciò mentre continuiamo ad assistere a casi di doping in tutti gli sport americani e mondiali tutti i giorni, a volte con rilevazioni che non hanno niente da invidiare al testosterone trovato nel corpo di Benoit, eppure nessuno si sogna di definirli diseducativi e addirittura di bandirli dalla tv italiana e nessuno dice che con tutte quelle droghe in corpo pure ciclisti, giocatori di baseball, calciatori, ecc... sono potenzialmente pericolosi tanto quanto lo era Benoit (tanto o poco non lo sappiamo, non siamo medici e troppi pseudogiornalisti hanno giocato a fare i medici senza esserlo, di sicuro è inconcepibile che si sostenga che il doping nel wrestling fa impazzire la gente e crea dei mostri e lo stesso doping negli altri sport è visto solamente come una mossa disonesta che altera la prestazione sportiva punto e basta). Complimenti quindi a Italia 1 per la stupidità e il dilettantismo dimostrato, evidentemente mettersi a 90 gradi rispetto a tutti i Membri delle ridicole associazioni che popolano l’Italia li avrà fatti godere un bel po’ e avrà alleviato le loro frustrazioni derivanti dalla consapevolezza di essere degli incapaci nel loro lavoro.
BUFFONI

credit: Kliq Here di TuttoWrestling.com

7mo CLASSIFICATO... LA GAZZETTA DELLO SPORT (settembre)

Nello scorso numero abbiamo detto la nostra su Italia 1. Oggi vogliamo parlarvi di un altro rappresentate dei media che si è messo in luce per la sua ipocrisia in questi ultimi due mesi, la Gazzetta Dello Sport. La Gazzetta dello Sport è il giornale che più di tutti ha sparato contro il wrestling dallo scoppio del caso Benoit in poi, approfittando di qualsiasi cosa, persino della morte di un ex wrestler ritiratosi da anni, per sbattere il mostro wrestling in prima pagina. Articoli su articoli per denigrare il nostro sport spettacolo preferito (e poco importa se fossero pieni zeppi di inesattezze, il compito di fare informazione è dei giornali seri mica di quelli sportivi...), gente pagata per scrivere il peggio possibile del wrestling, assoluta mancanza di volontà di dar voce a chi invece il wrestling lo difendeva, presa per il culo sistematica dei tantissimi lettori che hanno scritto alla rosea per far presente gli errori commessi dal giornale nel valutare il caso e infine una chiara, nettissima presa di distanza dal fenomeno wrestling di cui “Noi della Gazzetta dello Sport, non ci siamo mai occupati perchè sapevamo benissimo che era tutta una buffonata, una moda del momento che era vergognoso trattare come sport”. Ah sì? Mai occupati eh? Cari amici della Gazzetta dello Sport, ve li siete dimenticati i DVD dei PPV dati in allegato con il vostro giornale qualche tempo fa? E l’album delle figurine dei lottatori? E i numerosi articoli su Sportweek? E il raduno organizzato per incontrare un lottatore proprio dal vostro giornale? Ma chi state pigliando in giro? Voi sul wrestling vi ci siete buttati eccome e con tutte le scarpe, sgomitando per sopravanzare le altre case editrici e lucrare il più possibile sull’affare fino a quando (forse dopo che la WWE vi ha fatto incazzare rifiutando alcune vostre offerte giudicate troppo basse e quindi facendovi saltare degli ulteriori affari? Chissà... gira voce...) di punto in bianco avete deciso che con il wrestling, voi, non avete mai avuto niente a che fare. Considerando che la visita di Batista e Torrie in Italia è stata di pochi mesi fa e avete dedicato un enorme servizio su Sportweek con tanto di copertina ritraente la signorina Wilson, pare che abbiate deciso che il wrestling è una buffonata solo dopo la morte di Benoit... Non vi pare un atteggiamento un tantino ipocrita e ridicolo? No? Evidentemente no visto che nello stesso giorno in cui il Candido Cannavò ribadiva la presa di distanze dal wrestling sulla home page di Gazzetta.it campeggiava la pubblicità di Summer Slam in diretta su Sky.



Allora perchè una volta tanto non mostrate un po’ di coerenza e la prossima volta che parlate di wrestling non scrivete “Il wrestling secondo noi è una buffonata diseducativa ma se ci danno qualche euro siamo pronti a dire che è lo sport più divertente del mondo, a invitare i bambini a guardare gli show, a venderne i DVD e a prendere un aereo direzione Stamford, Connecticut per leccare il culo al Signor McMahon e al suo simpatico circo di individui stravaganti che compiono mosse spettacolari e intrattengono grandi e piccini?”. Quando lo farete, recupererete forse un po’ della dose massiccia di credibilità che state perdendo con il modo da giornaletto scandalistico di terza categoria con il quale avete affrontato le ultime vicende legate al wrestling.
BUFFONI VERSION 2

credit: Kliq Here di TuttoWrestling.com